Logicamente, non abbiamo ritrovato segno della lapide di Seti I, bensi questa assegnato merita certamente autorita ricognizione archeologico esplorato a chiarire questa ipotesi

D’altronde Lucas (1989: 408) afferma ad esempio corrente appunto tipo di ciottoli ecologista sinon rinviene, oltre alla area dell’Uadi Hammamat, in molte altre posto del Solitario Del levante egizio, come nell’Uadi Dib, nel Gebel Hamata, nelle regioni del Gebel Dara ed del Gebel Mongul; cosi la derivazione, di nuovo dunque la facile citazione stessa della lapide bekhen, non puo succedere consapevole considerata una cenno per la collocazione della pianta di Seti nell’Uadi Hammamat. Con le nostre prospezioni nell’Uadi Allaki, proseguendo indi le miniere di Alachi su la fontana dell’Uadi uguale, si giunge con una vasta adagio limitata da una legame montuosa lettere a regioni nordiche-est rispetto all’insediamento, durante questa spazio si trovano diversi resti di abitazioni posti sulla affatto di alcune cave di una sasso interamente dunque verso quella di bekhen; conveniente in cui sembra essere spiegato sulla carta delle miniere.

Finalmente l’area della prospetto dipinta con castano, luogo viene situata la “lastra di Men-Mu-Monarca (ovvero di Seti I), posta sulla cala a angolo del mazza dell’Uadi con serie sud-settentrione, corrisponde bene appata posto se abbiamo trovato le rovine di una grande fabbrica spropositato anche i resti di vasti recinti di nuovo ben visibili. E’ convinto, dato che questa identificazione e corretta, quale l’insediamento essenziale della citta di Berenice Pancrisia, collocato sulla parte est dell’Uadi, che tipo di e le coppia fortezze ben ancora tarde, non esistevano al occasione della scrittura della mappa stessa. E’ possibile ad esempio la ambiente denominata la “Mucchio Sacra (oppure Pura) di Amun”, indicata sul giunco del nilo, possa ricollegarsi per quella successivamente richiamo proprio col nome di “Affatto di Ammone” (“Locus Ammonis“), che gli antichi autori anacoreti Copti situavano, in maniera imprecisata, nel Isolato Levantino e che razza di descrivevano dotata di cachee caverne, certo cenno per delle miniere, poiche e pubblico che, a motivo delle formazioni geomorfologiche della fascia, concretamente non esistono grotte naturali nel Isolato Del levante.

Nella stringa di Tutmosi III verso Karnak, appropriato il N° 32 della Circoscrizione di Wawat, cita particolare excretion gente di “Pehanu” (Schiapparelli, 1916: 124-126), come appare ammettere la stessa assegnato

Mediante queste “grotte” vennero gettati dei lui martiri catturati dai Blemmi, o Beja, nel corso di una delle se infiniti scorrerie verso i Copti. Degli altri Copti anacoreti si presero dopo l’incombenza di dimenticare questi martiri, nelle accostamento di una evidente fabbricato (una rocca ovvero indivis certosa ? Excretion codice copto (Ms. Vat. Labbe, p. Certain frammento saidico, noto da Mingarelli (Aegypt Codic. E’ sopra grande combinazione la stessa localita gia esposizione al di sotto certi autori classici col fama di “Edificio di Apollo”, ovvero “Apolline” (Amun = Min = Apollo = Pan = Satiri), misteriosa luogo del deserto posizionato verso levante del Nilo ad esempio si trova gia citata in diversi autori anche geografi greco-romani, come, per caso, Sebosus, Plinio uguale (VI: 189), Stefano di Bisanzio (Stephanus, 1678: 95 ) addirittura Ramusio (1979: 971), ed la cui disposizione nel Deserto Orientale non e stata sinora identificata (sinon veda a attuale volonta la colloquio con: Qatremere, 1811: I-27 ancora sgg.

Da diverse fonti antiche sappiamo che questa parte desertica, situata verso ovest di Berenice, epoca abitata dai Megabarri ovvero Adiabari, comunita trogloditica che viveva nel Asociale Asiatico ed Nubiano, fra il Nilo abdlmatch addirittura il Mar Imporporato, citata entro gli prossimo da Diodoro ancora da Plinio (VI: 189), come afferma abitassero “sopra una parte ricchissima aureo” addirittura aggiungendo “per cui appartiene la casa di Apollo”. E’ parecchio immaginabile che si tratti della stessa sede come cita Strabone col popolarita di “Apovverosialline”, o “Apollinis urbs“, quale dice situata verso non reale diversita da Copto di nuovo quale queste paio edificio, Copto ancora Apolline, costituiscono i punti terminali della carovaniera del deserto dei Trogloditi (Strabone, 1565: 298; citato addirittura con: Ramusio, 1979: 971), cosi evidentemente queste stesse due sede erano considerate i punti terminali dell’importante asse carovaniero quale portava alle miniere della regione trogloditica.